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Dimissioni Badante

badante che conforta una signora anziana abbracciandola
Indice dei contenuti

Dimissioni badante: le giuste regole

badante che abbraccia un anziana per salutarla visto che ha presentato le dimissioni
badante dimissioni volontarie con o senza preavviso

 

Come tutti i lavoratori anche le badanti hanno il diritto di presentare le dimissioni dal loro incarico a un certo momento del loro percorso lavorativo. La badante può dimettersi in qualsiasi momento e senza necessariamente specificarne il motivo. Nella comunicazione al datore di lavoro in questi casi è consentita la forma verbale, anche se il consiglio è di procedere sempre per iscritto. Per interrompere il rapporto lavorativo ci sono comunque alcune regole specifiche che riguardano le modalità e i tempi di preavviso. L’iter da seguire quindi per le dimissioni della badante varia molto se la collaboratrice è convivente o non e dal periodo trascorso alle dipendenze del medesimo datore di lavoro.

Dimissioni badante preavviso e non: le modalità

lettera di dimissioni di una badante da dare al datore di lavoro
Come e quando presentare la lettera di dimissioni badante

Per presentare le dimissioni badante, il lavoratore domestico deve seguire determinate indicazioni regolate dal Ccnl e indicate nel contratto di lavoro. La badante deve in primis presentare al datore di lavoro una lettera dimissione badante, anche se non è obbligatorio ma comunque consigliato, che può essere consegnata a mano o inviata tramite lettera raccomandata, in cui dichiara di voler interrompere il rapporto di lavoro. Le modalità e i tempi di preavviso dimissioni badante convivente e non sono disciplinati dall’art. 39 del Ccnl e variano in base all’impiego settimanale e all’anzianità acquisita dal lavoratore presso lo stesso datore di lavoro. Vediamo ad esempio:

Per i rapporti di lavoro non inferiori a 25 ore settimanali:

  • Fino a 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 8 giorni di calendario di preavviso;
  • Oltre i 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario di preavviso;

Per i rapporti di lavoro inferiori a 25 ore settimanali:

  • Fino a 2 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 4 giorni di calendario di preavviso;
  • Oltre i 2 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 8 giorni di calendario di preavviso;

Nel caso la badante scelga di interrompere il rapporto di lavoro per “dimissioni con preavviso” il lavoratore sarà tenuto a lavorare fino all’ultimo giorno di lavoro. Nel caso in cui scelga di interrompere il rapporto di lavoro per “dimissioni senza preavviso” (dimissioni immediate) il lavoratore terminerà la propria giornata di lavoro e nelle spettanze di fine rapporto saranno economicamente trattenuti i giorni di preavviso non dati. Per le badanti che usufruiscono di un alloggio, il preavviso badante con vitto e alloggio per le dimissioni dovrà essere di 15 giorni fino a un anno di anzianità e di 30 giorni oltre un anno di anzianità. 

Badante dimissioni: Indennità di mancato preavviso

badante che calcola l 'indennità di mancato preavviso dopo aver dato le dimissioni per giusta causa
calcolare l’indennità per dimissioni lavoro domestico nei 2 casi previsti

Se il preavviso dimissioni badante non viene dato o viene dato in un numero di giorni inferiore, la parte che recede dal rapporto deve pagare un’indennità pari alla busta paga calcolata sul periodo non concesso, quindi il datore di lavoro provvederà a trattenergli dalla liquidazione, ossia dal trattamento di fine rapporto (TFR), l’importo che gli sarebbe spettato in tale periodo. Se invece la badante si dimette per giusta causa (ad esempio, per mancato o ritardato pagamento delle retribuzioni, violenza verbale e fisica) ha diritto di ricevere un importo pari alla retribuzione che il lavoratore avrebbe percepito nel periodo di preavviso non prestato ossia l’indennità di mancato preavviso. Inoltre se alla conclusione del contratto il lavoratore ha maturato le ferie non godute ha diritto alla loro indennità sostitutiva. In questo caso il datore di lavoro dovrà retribuire i giorni che risultano residui al termine del contratto. L’importo da corrispondere per ogni giorni di ferie sarà pari ad 1/26 della retribuzione globale di fatto (retribuzione minima, scatti di anzianità, vitto e alloggio, superminimo). Il periodo di preavviso badante convivente non può coincidere con le ferie.

Indennità in caso di morte:

Se il datore di lavoro muore il rapporto deve rispettare i termini di preavviso sopra indicati o deve dare luogo all’indennità di mancato preavviso. Inoltre i familiari coabitanti con il datore di lavoro (tali devono risultare dal certificato di stato di famiglia) sono obbligati a pagare i crediti maturati dalla badante fino al momento del decesso. In caso contrario ossia morte del lavoratore, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere l’indennità sostitutiva del preavviso ai familiari di quest’ultimo. In particolare la somma deve essere ripartita tra il coniuge o parte dell’unione civile, i figli e, infine, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado, purché conviventi e a carico del lavoratore.
Il datore di lavoro deve ripartire l’indennità tra questi soggetti sulla base di accordi preventivi tra i medesimi, laddove non sia stato possibile trovare una soluzione condivisa, invece, il giudice provvede all’assegnazione della somma secondo i bisogni di ciascuno. In mancanza di queste persone, l’indennità viene attribuita secondo le disposizioni testamentarie o, in difetto, secondo le disposizioni di legge regolanti la successione legittima. Gli eventuali accordi presi con il lavoratore anteriormente al decesso sono nulli.

Hai ricevuto una lettera dimissioni badante convivente e non e non sai come comportarti? oppure vuoi sapere se durante il preavviso la badante deve lavorare? contatta la nostra agenzia, penseremo noi a calcolare preavviso, indennità, Tfr e tutto ciò che concerne la fine del rapporto lavorativo, invia una mail a [email protected]

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