Vai al contenuto

Licenziamento badante

badante che spinge anziano in sedia a rotelle
Indice dei contenuti

Licenziamento badante “ad nutum”

badante che spinge anziano in sedia a rotelle
Licenziamento badante senza preavviso: quali casi?

Il lavoro svolto da una badante è caratterizzato da una forte componente personale e fiduciaria, ed è per questo che può facilmente interrompersi da un momento all’altro senza un particolare motivo. Tuttavia per licenziare una badante occorre comunque comunicare la scelta con un determinato preavviso. Ci sono però dei casi particolari dove sussistono motivazioni talmente gravi che provocano l’interruzione del rapporto di lavoro “in tronco” e senza preavviso. Parliamo di licenziamento badante per giusta causa che può avvenire per furto, minacce violenza. A queste si affiancano le cause per motivi soggettivi o fiduciari (ad esempio quando vengono meno gli accordi di orario o mansioni che erano state in precedenza stabilite o assenza ingiustificata superiore a 5 giorni). L’unico limite posto è quello di non poter licenziare badante per ragioni discriminatorie. In definitiva possiamo dire che il licenziamento badante è quindi “ad nutum” (che significa letteralmente “ad un cenno”), ovvero senza fornire alcuna motivazione e senza giusta causa, con l’unico vincolo il preavviso badante.

Motivi di licenziamento badante senza giusta causa:

Ci sono delle circostanze per cui il datore di lavoro non è tenuto a specificare il motivo di licenziamento, ma può infatti liberamente interrompere il rapporto di lavoro, con obbligo di preavviso: queste sono:

  • Periodo di prova: Durante tale periodo entrambe le parti possono scegliere liberamente di interrompere il rapporto lavorativo
  • Scadenza del contratto: in questo caso il rapporto si conclude alla scadenza del termine stabilito
  • Risoluzione consensuale: In questo caso entrambe le parti si accordano per concludere il rapporto di lavoro

    badante che porta la sedia a rotelle all anziana
    licenziamento badante per morte assistito e altre motivazioni
  • Dimissioni: in questo caso è la badante a dover fornire il preavviso prescritto dal contratto (il preavviso previsto per dimissioni è minore rispetto a quello disposto per il licenziamento) o la corrispondente indennità sostitutiva, salvo che sussista una giusta causa di dimissioni: in quest’ultima ipotesi, è il datore di lavoro a dover corrispondere l’indennità alla collaboratrice domestica; per i lavoratori domestici non è prescritto l’invio delle dimissioni telematiche;
  • Morte del lavoratore;
  • Morte del datore di lavoro: in quest’ipotesi, il rapporto può terminare con il rispetto dei termini di preavviso badanti, ma i componenti della famiglia possono manifestare la volontà di far proseguire il rapporto, col consenso della badante.

Preavviso licenziamento badante

Per licenziare una badante, quando assunta dalla famiglia, è necessario consegnare, a mano o mediante raccomandata all’indirizzo di residenza, badante lettera licenziamento rispettando i termini del preavviso che sono stabiliti da l’art. 35 del CCNL che disciplina il lavoro in ambito domestico.  Il licenziamento badante preavviso dipende dalla durata della prestazione del lavoratore nella settimana e dall’anzianità di servizio del collaboratore.

Per il rapporto di lavoro superiore a 25 ore settimanali:

  • fino a 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario
  • oltre i 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 30 giorni di calendario

 Per il rapporto di lavoro inferiore alle 25 ore settimanali:

  • fino a 2 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 8 giorni di calendario
  • oltre i 2 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario

Se la badante usufruisce dell’alloggio messo a disposizione del datore di lavoro il preavviso per licenziamento badante convivente residenza è di 30 giorni di calendario dopo almeno un anno di anzianità e di 60 giorni di calendario per un anzianità superiore.

Il mancato rispetto del termine di preavviso licenziamento badante da parte del datore di lavoro comporta l’obbligo di versare alla badante una indennità pari alla retribuzione dovuta per il periodo di preavviso non concesso.

Licenziamento badante durante malattia: si può?

L’articolo 27 del CCNL spiega che non può avvenire un licenziamento badante in malattia o ricorrere a licenziamento badante durante infortunio a condizione che si tratti di una malattia certificata dal medico di base. Nonostante ciò va detto che ci sono dei limiti di giorni durante i quali la badante può conservare il proprio posto di lavoro ossia:

  • per anzianità, con lo stesso datore di lavoro, fino a 6 mesi, se risulta superato il periodo di prova, 10 giorni di calendario;
  • per anzianità, con lo stesso datore di lavoro, da più di 6 mesi a 2 anni, 45 giorni di calendario;
  • per anzianità, con lo stesso datore di lavoro, oltre i 2 anni, 180 giorni di calendario.

I periodi relativi alla conservazione del posto di lavoro si calcolano nei 365 giorni decorrenti dall’evento (ossia dall’inizio della malattia).

Come si comunica il licenziamento della badante?

lettera di licenziamento per una badante
Lettera licenziamento badante: come licenziare badante a tempo indeterminato

Il licenziamento badante a tempo indeterminato o determinato deve essere comunicata dal datore di lavoro, telematicamente, all’Inps, entro e non oltre 5 giorni dall’avvenuta interruzione del rapporto di lavoro, a prescindere dalla motivazione (scadenza contratto, licenziamento, risoluzione consensuale, dimissioni…). Tale comunicazione potrà essere fatta telefonicamente o in alternativa in modalità telematica attraverso il modulo licenziamento badante chiamato “cassetto per il lavoro domestico”. Nessuna comunicazione deve essere inviata al centro per l’impiego, come avviene invece per la generalità dei lavoratori subordinati.

Quanto costa licenziare una badante?

La badante, terminato il rapporto di lavoro, ha diritto, oltre all’ultima mensilità di stipendio, anche alla liquidazione delle ferie non godute e dei ratei di tredicesima non corrisposti. Inoltre come per la maggioranza dei lavoratori ha diritto al TFR ,cioè al trattamento di fine rapporto, o liquidazione, una volta terminato il contratto, qualunque sia il motivo della cessazione del rapporto.

 

Offriamo supporto alle famiglie anche in fase di dimissioni o licenziamento badanti senza preavviso o con preavviso. Rispondiamo alle tue domance come: la badante in malattia si può licenziare? Ti solleviamo da qualsiasi pensiero su come licenziare una badante e ti forniamo il modello lettera di licenziamento badante contattaci tramite mail a [email protected]

Licenziamento badante

Chiedi una consulenza senza impegno!

eMail
Facebook