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Regole green pass per badanti

immagine di green pass digitale e cartaceo
Indice dei contenuti

Regole green pass per badanti: quali sono?

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Tutto quello che c ‘è da sapere sul green pass badante

 

Il D.L. n. 127  che annuncia “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”, ha stabilito che dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, (poi prorogato fino al 30/04/2022), al fine di prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2, chiunque svolga una attività lavorativa nel settore privato, perciò anche a colf e badanti, è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi di lavoro, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde COVID-19, cd. green pass. Il certificato verde viene rilasciato a seguito di vaccinazione anti covid, dopo essere guarito da covid , oppure a seguito di tampone negativo nelle 48/72 ore precedenti. L’obbligo del green pass badante ha dato il via a un lungo elenco di interrogativi sui controlli, sulle eventuali sanzioni, su cosa bisogna fare nel caso di badante sprovvista e su quali sono le principali regole green pass per badanti.

Chi controlla il green pass della badante?

Come succede per i dipendenti del settore pubblico e privato, anche per le badanti saranno i datori di lavoro a effettuare le apposite verifiche sulla presenza del green pass. Nello specifico, i familiari della persona accudita dalla badante dovranno accertarsi che la loro dipendente sia provvista della certificazione. La verifica può essere effettuata:

  • utilizzando l’applicazione VerificaC19, scaricabile da Android o Apple;
  • chiedendo al lavoratore di esibire una copia cartacea del green pass (per i datori di lavoro che hanno difficoltà nella gestione informatica).

In caso di mancato aggiornamento della piattaforma digitale, vengono accettati anche i documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie, dai medici o dalle farmacie, che attestano l’avvenuta vaccinazione, l’avvenuta guarigione o l’effettuazione del tampone.

Badante senza green pass: le sanzioni

Se la badante è sprovvista di certificazione verde oltre a non poter entrare nel luogo di lavoro deve immediatamente abbandonare l’alloggio in cui vive abitualmente se è badante convivente. Inoltre sono previste pesanti sanzioni sia per le badanti che continuano a lavorare senza il green pass, sia per i datori di lavoro che non si preoccupano di controllare il possesso della certificazione verde della loro dipendente.

Vediamo le due tipologie di sanzioni distinte:

  • il lavoratore che entra nel luogo di lavoro non mostrando il certificato verde o omettendo i controlli è punito con sanzione da euro 600 a euro 1500;
  • il datore di lavoro che non controlla i pass dei dipendenti è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000.

Altra conseguenza, che vale anche per tutti gli altri lavoratori, è la perdita della retribuzione e di ogni altro emolumento connesso per il periodo di assenza. Tuttavia, il lavoratore senza green pass non subirà conseguenze disciplinari e manterrà il posto di lavoro.

Sostituzione badante senza green pass: quando?

anziana con badante
Multa badante senza green pass: come evitare ciò

Nel caso in cui il green pass risulti non valido o non esibito per mancanza di possesso, l’assistente familiare non potrà esercitare la propria prestazione fino al momento in cui non procederà a sanare la propria posizione. L’assistente familiare lavoratore sarà assente ingiustificato già dal primo giorno e dopo il quinto giorno di mancata presentazione della certificazione, il datore di lavoro potrà sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabile una sola volta. La badante convivente senza green pass ha diritto alla sola conservazione del posto di lavoro, ma non verrà corrisposta retribuzione né oneri riflessi e contribuzione. Nel caso in cui l’assistente familiare regolarizzasse la propria posizione, venendo pertanto in possesso di green pass valido, potrà rientrare in servizio immediatamente. In definitiva il datore di lavoro non può licenziare badante senza green pass.

Badante positiva al covid: cosa succede?

Se la badante convivente, pur in possesso di green pass, risulta positiva al covid, non potrà chiaramente allontanarsi dalla casa nella quale vive, infatti la normativa vigente prevede il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena. Il datore di lavoro può concedere uno spazio all’interno della casa. Questo spazio viene concesso in base alla disponibilità di stanze nell’alloggio (camere e bagni), e degli spazi da dedicare esclusivamente alla lavoratrice in quarantena. Se non c’è disponibilità, il lavoratore dovrà adoperarsi per ricercare un alloggio idoneo per trascorrere il periodo di quarantena, oneri e costi a carico dell’interessato.

Quando la badante può non dover essere obbligata al possesso del Green Pass?

Il vaccino per le badanti non è obbligatorio, in quanto essa non viene riconosciuta come professionista sanitaria. Ciò significa che attualmente la badante può ottenere il proprio greenpass badante anche sottoponendosi a tamponi. Per ragioni di sicurezza e per tutelare la salute degli anziani assistiti, sono in aumento i datori di lavoro domestico che decidono di inserire nei nuovi contratti di assunzione della propria badante, la clausola di sottoporsi al vaccino. Ci sono però i casi in cui i collaboratori familiari possono lavorare senza il green pass in quanto, per motivi di salute, non possono ricevere la somministrazione del vaccino per badanti, documentando tale impedimento con idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri stabiliti dal Ministero della salute. In queste specifiche situazioni, per entrare in possesso del green pass, c’è la possibilità di eseguire tamponi gratuiti, come fissato dal Ministero della Salute. I tamponi hanno validità di 48 o 72 ore a seconda che siano rapidi o molecolari. 

 

Una badante in possesso della certificazione verde diventa uno strumento in più per assicurare maggiori tutele al proprio caro e soprattutto effettuare un assunzione badante senza greenpass può essere oggetto di pesanti sanzioni. Se non sai come fare in questi casi affidati a noi, verificheremo la regolarità della tua badante e tutto il resto. Invia una mail a [email protected]

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